Sinceramente faccio fatica a dare e fare un commento oggettivo sulla stagione appena finita.
Si tratta infatti del secondo anno per me come allenatore di queste ragazze, e quando parlo di loro, la mia mente torna sempre a quel Settembre del 2016 quando Matteo mi ha chiamato in palestra per provare ad allenare il nuovo gruppo femminile di Castelfranco.
Siamo passati dal non saper fare un terzo tempo, dal non saper palleggiare senza guardare la palla a giocarci la finale del campionato della Pinky Oro. Quindi il percorso di questi due anni è stato sicuramente positivo, oltre che bello, divertente ed emozionante.
Sicuramente però non sono mancate le difficoltà, perché stiamo parlando di un gruppo molto eterogeneo a livello di età e quindi la quotidianità degli allenamenti non è mai stata “semplice”, dato che bisognava far crescere contemporaneamente annate completamente diverse.
Questo si è riscontrato soprattutto a livello della Pinky Rosa, dove le più piccoline hanno faticato molto a trovare il famoso “ritmo partita”. Ma comunque di partita in partita, e di smazzolate in smazzolate, si è vista una netta crescita del gruppo e, sinceramente, è mancata soltanto una vittoria per certificarla a tutti gli effetti.
Come detto con la Oro siamo arrivati fino all’atto finale, dove nessuno di noi pensava di arrivare quando abbiamo ricominciato gli allenamenti a fine Agosto.
Una stagione esaltante, dove le ragazze hanno dato prova di poter mettere in campo una grande presenza fisica sia in attacco che in difesa. Questo atteggiamento ci ha portati a giocare per la vittoria del Campionato, che è sfuggita più per mancanza di lucidità che per demeriti tecnici. Quindi, come detto subito dopo alle ragazze, questo nostro secondo posto vale esattamente come una vittoria, perché ha dimostrato che “facendosi il mazzo” in palestra si può arrivare dove realmente nessuno si aspettava.
Vorrei ringraziare in primis Roma (Alessandro Romagnoli) che con la sua presenza e la sua grandissima pazienza ha sopportato un gruppo di 20 ragazze (un’impresa non semplicissima), ma soprattutto ha sopportato e supportato un allenatore non dal carattere semplicissimo e sicuramente la crescita di questo gruppo è passata anche dalla sua “mano”.
Infine, come d’obbligo, vorrei ringraziare questo gruppo di scapestrate che mi ha veramente regalato delle emozioni durante questi 2 anni trascorsi insieme. Mi hanno dato veramente tanto e spero di aver dato loro altrettanto.
Non voglio parlare di cosa sarà, ma voglio soltanto dire che sono fiero e orgoglioso di quello che è diventato questo gruppo ed è forse la soddisfazione più grande per me come allenatore.
Sempre e comunque Forza #GreenLadies
Andrea Di Talia