E’ un periodo alquanto duro per la nostra amata Italia a causa dell’emergenza del momento del “Covid-19”, molto piu’ semplicemente conosciuto come “coronavirus”. Ovviamente non ci addentriamo nella trattazione del tema in quanto non siamo deputati a cio’ e ci sono organi preposti, semplicemente ci atteniamo alle direttive e le circolari emanate che impongono di evitare l’assembramento straordinario di persone con conseguente rinvio delle gare ufficiali di campionato e prosecuzione degli allenamenti a “porte chiuse”.
I nostri ragazzi della prima squadra della Ottica Amidei stanno proseguendo le loro consuete sedute di allenamento settimanali, agli ordini di coach Ansaloni e del suo secondo Vannini.
Proprio con il primo ci siamo intrattenuti per fare il punto della situazione, ponendo alcune domande:
1) Coach, tralasciando le analisi e i commenti di rito sul coronavirus a chi “di dovere”, vogliamo capire come tutta questa situazione stia influenzando l’attività. Non si gioca ormai da tanti giorni una gara ufficiale e a questo punto della stagione potrebbe essere un problema?
“Beh sicuramente la situazione non è di facile gestione, soprattutto per chi come noi deve inseguire. Oltretutto siamo usciti dall’ultima partita di San Giovanni in Persiceto con una buona prestazione e con tante certezze in più. Stiamo provando con amichevoli a non perdere il ritmo campionato. Quello che mi conforta è che anche le altre squadre sono nella nostra stessa condizione”.
2) I ragazzi si allenano a “porte chiuse” come da ordinanza del Governo e circolari attuative regionali, come stanno vivendo tutto ciò sia dal punto di vista fisico, ma anche mentale?
“I ragazzi penso che non stiano subendo contraccolpi per la situazione che si è venuta a creare. Stanno lavorando forte anche se è chiaro che manca il ritmo partita nell’allenamento”.
3) A tuo dire sarebbe più opportuno, almeno, disputare le gare senza pubblico, adottando le misure recepite per gli allenamenti in modo da non bloccare completamente l’attività e creare anche problemi di recuperi con conseguenti accavallamenti di calendario?
“Non sono sicuramente competente per dire se sia giusto o sbagliato non giocare nemmeno a porte chiuse. È chiaro però che non capisco la differenza tra fare allenamento a porte chiuse e giocare una partita di campionato a porte chiuse. La probabilità di contrarre il virus credo che sia la stessa. La salute però viene prima di tutto e quindi rispettiamo con fiducia le direttive consapevoli che da qui a fine stagione giocheremo spesso con poche pause”.
4) Chiudiamo con un messaggio che vuoi dare ai tuoi ragazzi e a tutti gli appassionati:
“Dico ai miei ragazzi di continuare ad allenarsi alla massima intensità e buttare dentro ancora della benzina senza guardare la classifica. Ai nostri tifosi chiedo ancora di farsi sentire nelle nostre partite casalinghe, facendo un tifo caldo ma corretto nei confronti di arbitri e avversari”.
Andrea Aguanno
Area Comunicazione & Stampa Basket Castelfranco